UN PROGETTO
MULTIMEDIALE
In
collaborazione con:
Archivio
Pier Paolo Pasolini del Comune di Ciampino, Enzo Lavagnini
Centro
Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini, Cineteca di Bologna, Roberto
Chiesi
Centro Studi
Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, Piero Colussi
Fondo
Pasolini Roma, Silvio Parrello
EMUI_ EuroMed
University, Madrid-Barcelona, Roman Reyes
LA SCOPERTA DI ROMA
[Ivano di Carlo]
La necessità di una “casa” a Roma...
A
Roma dal 1950 fino alla fine dei suoi giorni, Pasolini non ha più una
“casa” nell'urbe da quando il patrimonio di documenti riunito da Laura
Betti nell'appartamento di Piazza Cavour, sede della Associazione Fondo
Pasolini, per volontà della stessa Betti, non è stato spostato a
Bologna (nel 2004) ed ora meritoriamente custodito dall'Archivio
Pasolini di quella città; la città di nascita di Pasolini.
Appare
da subito e con evidenza una grossa perdita questa mancanza di un punto
di riferimento romano, soprattutto considerando che gran parte delle
opere di Pasolini (letteratura, poesia, cinema) sono ambientate a Roma
e che, come detto, la biografia stessa di Pasolini è come letteralmente
avviluppata alla Città Eterna.
La
“casa” di cui proponiamo la realizzazione, si pone come obiettivo
manifesto quello di collaborare con gli altri centri dedicati alla
memoria del Grande Maestro (tutti coinvolti da subito come partner), e
soprattutto, per vicinanza e riferimenti sociali simili, con l'Archivio
Pasolini di Ciampino.
Una storia “parallela”: Pasolini e la Città
di Roma...
A Roma nel 1950 Pier Paolo Pasolini, dopo lo
scandalo, rinasce proprio come, dopo la guerra, rinasce tutta la Città.
Il 1950 è l'Anno Santo proclamato da Pio XII.
Si
tratta del primo Anno Santo dopo la devastante guerra che ha visto la
Città della cristianità, la Capitale d'Italia esposta a bombardamenti,
alla fame, alla paura...
Eppure, dopo tanta devastazione, la Città
rinasce.
In tutta la sua sconvolgente bellezza.
Pier
Paolo Pasolini arriva a Roma con la madre il 28 gennaio 1950. Ha
27
anni, è appena stato sospeso dall'insegnamento ed espulso dal Partito
comunista italiano. Madre e figlio hanno lasciato la casa di Casarsa di
buon mattino, furtivamente, mentre il padre dormiva ancora. Lo
“scandalo” per il sesso “rubato”, i giudizi della gente hanno distrutto
la famiglia.
A
Roma sarà un periodo di grande miseria, illuminato però dalla
convinzione esaltante che: “Roma è divina”. Pasolini, seppur odiandola
un po', si innamora di Roma. Non può non innamorarsene...
Proprio
a Roma incontra Sandro Penna, stringe amicizia con Giorgio Caproni,
Carlo Emilio Gadda, Ennio de Concini, Giacinto Spagnoletti, Paolo
Volponi e Attilio Bertolucci, grazie al quale firmerà il suo primo
contratto editoriale.
E
sempre a Roma Pasolini scopre i sottoproletari dei miserrimi sobborghi
della capitale – le../gif/ borgate – la loro lingua, la loro sotto-cultura e
la loro disperata vitalità. Per diversi anni questo mondo sconosciuto
ispirerà la sua creazione letteraria e cinematografica...
Luoghi e storie...
Pasolini
ottiene un lavoro come insegnante in una scuola privata a Ciampino.
Sempre per cercare di sbarcare il lunario, si iscrive anche al
Sindacato comparse di Cinecittà, e si offre come correttore di bozze
presso un giornale; riesce a pubblicare qualche articolo su alcuni
quotidiani e continua a scrivere i romanzi che aveva cominciato in
Friuli. Comincia anche a scrivere “Ragazzi di vita”.
Dopo
l'amicizia con Sandro Penna, che diventò l'amico inseparabile delle
passeggiate notturne sul lungotevere, conobbe nel '51 un giovane
imbianchino, Sergio Citti, che lo aiuterà ad apprendere il gergo e il
dialetto romanesco costituendo, come scriverà lo stesso Pasolini, il
suo "dizionario vivente".
Il
13 aprile del 1955 Pasolini spedì all'editore Garzanti il
dattiloscritto completo di Ragazzi di vita che viene dato alle bozze.
Il romanzo uscirà quello stesso anno ma il tema scabroso che trattava,
quello della prostituzione omosessuale maschile, causa all'autore
accuse di oscenità; il libro ottenne comunque un grande successo da
parte del pubblico.
Il Quadraro, via Sagunto e Cinecittà …
“Per
arrivare a Cecafumo – al mercato di Cecafumo – al posto cioè dove oggi
dobbiamo lavorare – ho fatto una strada bellissima, tra le sette e le
otto di mattina, che è un’ora in cui c’è una luce che conosco
pochissimo perchè io di solito dormo fin tardi. Sono venuto lungo la
Garbatella, le mura di San Sebastiano, l’Appia Antica, l’Appia
Pignatelli, fino ad arrivare sull’Appia Nuova, e da qui attraverso
degli enormi ruderi – gli archi dell’Acquedotto a cui sono aggrappati
villaggi di tuguri – sono arrivato a Cecafumo (…).
Sono
arrivato, e sul posto di lavoro mi aspettava tutta la troupe, le facce
illuminate dal sole – sempre quel famoso sole quasi cadaverico e, nello
stesso tempo, felice. E, mentre si girava la prima inquadratura, che è
una specie di balletto contro i ruderi, eseguito dagli amici di Ettore
(cioè del protagonista del film), mi è stato detto che la Magnani
voleva vedermi un momento, prima di girare la sua sequenza.
Sono
andato da lei che si era installata in una delle case tutte uguali
costruite dall’Ina-Casa qui a Cecafumo. Un appartamentino di operai,
ben tenuto, con mobili poveri, ma modernissimi, di compensato e di
metallo, puliti e pieni di dignità: era dentro l’intimità di questa
famiglia che l’ospitava, con i suoi truccatori e la sua parrucchiera,
che si era accampata Nannarella.
Stava
davanti allo specchio, con la sua angosciata tranquillità, la sua
scontentezza, il suo impeto. Quello che doveva chiedermi era se quel
giorno poteva recitare senza la parrucca (che di solito si mette, per
comodità) in quanto voleva avere la faccia “sua”, completamente “sua”,
per recitare l’ultima scena del film. La scena in cui le viene
annunciato che suo figlio Ettore è morto e lei fugge urlando verso
casa. Voleva chiedermi solamente questo. E l’ha fatto con un’aria
talmente infantile, talmente sospesa, che mi ha commosso.
Aveva
capito perfettamente il mio desiderio di vederla ingenuamente così
com’è – quasi senza trucco, con la sua faccia vera – nel momento più
tragico e doloroso del film.”
Pasolini
racconta Anna Magnani nel suo film “Mamma Roma”, nella nuova casa
popolare a Cecafumo, in via Sagunto (INA CASA Tuscolano) dove Roma
Garofalo, ex prostituta che è stata lasciata dal suo sfruttatore, va a
vivere il suo riscatto con il figlio Ettore.
La
storia è incentrata sul tentativo di riscatto sociale e di
emancipazione borghese di Mamma Roma dalla sua precedente esperienza di
sfruttata. Purtroppo il finale la vedrà sconfitta nella sua volontà e
lacerata dalla perdita del suo unico amore, il figlio.
La
gran parte del film si svolge nel contesto del quartiere di residenza
popolare INA CASA Quadraro, nato negli anni 1952-57, grazie al piano
case del Ministro Fanfani.
Dove
via Sagunto(proprio dove risorgerà la struttura - ora - in recupero) è
l’asse viario di congiunzione tra l’idea della città verticale e la
città orizzontale, due modelli architettonici qui, vengono realizzati
in sintesi urbanistica.
L’impianto
urbanistico era stato curato da Mario De Renzi e Saverio
Muratori. L’
intenzione di De Renzi e Muratori, è quella di costrurire un Italia
dalle “Belle Case” e cambiare la mentalità costruttiva del dopoguerra
con la società INA-Casa, la quale cerca di dare un nuovo aspetto all’
edilizia popolare, arruolando architetti noti da diverse scuole.
Il
progetto INA CASA Tuscolano cercò di creare un quartiere
autosufficiente, ma comunque adeguato alla complessità urbana e
consolidato da diverse tipologie di edifici e costruzioni:
IL QUARTIERE ORIZZONTALE di Adalberto
Libera: Via Selinunte 49 (ovvero la 49)../gif/
IL BOOMERANG (1950) e la chiesa ipogea
dell’Assunzione di Maria Santissima (1954-70) di Saverio Muratori.
LE
TORRI : a limitare il quartiere, stabilendo rapporti visivi a
scala
territoriale, si elevano, vigili e trionfali, le torri: sul lato
orientale, quelle a dieci livelli di Mario De Renzi. In
numero di sei,
Sul fianco occidentale, impostate su via Cartagine, le ulteriori cinque
torri, di cui la prima, quella centrale e l’ultima, a firma di De
Renzi; le restanti due, progettate da Muratori.
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