CENTRO STUDI E RICERCHE PIER PAOLO PASOLINI (ROMA-MADRID-BARCELONA)

 La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi

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Progetto Critico di Ricerca e Seminario Permanente


12 | Sulla la Morte

La morte non è nel non poter comunicare,
ma nel non poter più essere compresi


Conterranno le mie tenerezze, / sarò io, dopo la morte, / in primavera a vincere / la scommessa, nella furia / del mio amore per l'Acqua / Santa del sole (La primavera. Poesia in forma di rosa. Da Poesie Mondane)

Tal vez (dejarse) morir es un desesperado gesto de quien se siente atrapado por una irresistible voluntad de supervivencia. Forzando un reconocimiento de lo que se pudiera haber sabido de mí. Obligo así al mundo para que ‘sepa’ de mí, aunque (ese mundo que jamás volverá a ser mío) ya no lo ‘quiera’. ‘La palabra libertad, en lo más hondo, no significa sino libertad para elegir la muerte’ (Empirismo herético’)

Recordemos las palabras de Orson Welles (Doblado por la estupenda voz de Giorgio Bassani) "Povero Stracci. Crepare... non aveva altro modo di ricordarci che anche lui era vivo... / Pobre Stracci, al morirse nos ha demostrado a todos que una vez estuvo vivo". (Pasolini, La Ricottta)

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La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia deboleza

Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit - Europa, Fin-de-Siécle: Pensamiento y Cultura - A la Época su Arte, al Arte su Libertad

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